Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi

di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, raccontata da favoline.it

Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi

In una fredda sera di dicembre, in una città tedesca, la famiglia Stahlbaum si stava preparando per la vigilia di Natale. La casa era addobbata con luci scintillanti e decorazioni natalizie. Il signor e la signora Stahlbaum avevano due bambini, Maria e Fritz, che aspettavano con ansia la festa.

Maria, una bambina dolce e sognatrice, e Fritz, un ragazzo vivace e giocoso, erano entusiasti all'idea di ricevere i regali. Ogni anno, il padrino Drosselmeyer, un uomo misterioso con occhi penetranti e un grande talento per creare giocattoli meccanici, portava i regali più sorprendenti.

Quando il padrino Drosselmeyer arrivò quella sera, tutti erano eccitati. Aveva con sé una scatola avvolta in una carta colorata e un grande sacco pieno di sorprese. Prima di aprire i regali, i bambini danzarono intorno all'albero di Natale, i cui rami erano adornati di candele accese e sfere colorate.

Finalmente, arrivò il momento di aprire i regali. Fritz ricevette soldatini di piombo e un cavallo a dondolo, mentre Maria trovò bambole e un teatrino. Ma il regalo che più colpì Maria fu uno Schiaccianoci a forma di soldato, vestito con un'uniforme rossa e oro. Aveva una faccia strana, un po' brutta, ma Maria lo trovò affascinante.

Maria giocava felicemente con lo Schiaccianoci, ma Fritz, per gioco, lo prese e lo ruppe. Maria scoppiò in lacrime, e il padrino Drosselmeyer, con un pizzico di magia, fasciò lo Schiaccianoci con un nastro di seta e lo riparò. Maria lo prese tra le sue braccia e promise di prendersene cura.

La festa continuò con giochi e risate, ma Maria non si staccava dal suo Schiaccianoci. Quando fu ora di andare a letto, lei lo mise delicatamente nel suo armadietto dei giocattoli, dando la buonanotte a tutti i suoi nuovi amici di legno e stoffa.

In piena notte, Maria si svegliò sentendo degli strani rumori. Tutto sembrava diverso. Gli orologi battevano mezzanotte, e a mezzanotte, accadde qualcosa di incredibile. Lo Schiaccianoci e tutti gli altri giocattoli presero vita. Maria si nascose dietro una poltrona, osservando meravigliata.

Ma poi arrivò qualcosa di spaventoso. Un esercito di topi guidato dal loro feroce Re dei Topi invase la stanza. I topi erano grandi e minacciosi, con occhi luccicanti e denti affilati. Lo Schiaccianoci, diventato un coraggioso capo, guidò i soldatini di piombo e gli altri giocattoli in una battaglia contro l'esercito dei topi.

La battaglia fu selvaggia e caotica. I soldatini di piombo sparavano i loro fucilini, mentre i topi rispondevano con morsi e graffi. Maria guardava, tremante ma affascinata, dal suo nascondiglio.

Vedendo che lo Schiaccianoci stava per essere sopraffatto, Maria, spinta dal coraggio e dall'affetto per il suo giocattolo, prese una delle sue scarpe e la lanciò contro il Re dei Topi. La scarpa colpì il re, che cadde a terra sconfitto. I topi, vedendo il loro leader sconfitto, fuggirono via in preda al panico.

Dopo la battaglia, davanti agli occhi increduli di Maria, lo Schiaccianoci si trasformò in un bellissimo principe. Il principe raccontò a Maria che era stato maledetto dal Re dei Topi e che solo il coraggio di una bambina pura di cuore avrebbe potuto spezzare l'incantesimo.

Il principe prese Maria per mano e la portò in un viaggio incantato. Attraversarono foreste innevate illuminate da stelle scintillanti e giunsero al Lago di Zucchero, dove un battello li aspettava. Il lago era tranquillo e luccicante, con riflessi che sembravano fatti di cristallo.

Viaggiando sul lago, arrivarono nel Paese dei Dolci, un regno magico dove tutto era fatto di dolci e cioccolata. Le montagne erano di marzapane, i fiumi di sciroppo, e gli alberi erano carichi di frutta di zucchero.

Nel Paese dei Dolci, il principe portò Maria al suo splendido castello, fatto di glassa e caramelle. Qui, Maria incontrò la Fata Confetto e altri abitanti del regno, tutti felici e accoglienti. La Fata Confetto era bellissima, con un vestito scintillante che sembrava fatto di zucchero filato.

Il principe e Maria furono accolti con una grande festa. Ballerini e musicisti di ogni parte del mondo eseguivano danze e melodie meravigliose. C'erano danze di cioccolato, marce di marzapane e valzer di vaniglia. Maria era incantata da tutto ciò che vedeva e sentiva.

Ma, nonostante la bellezza del regno, Maria iniziò a sentire la mancanza della sua famiglia e della sua casa. Il principe capì i suoi sentimenti e promise di riportarla a casa. Prima di partire, la Fata Confetto diede a Maria un dolce bacio d'addio e un piccolo dono, un ciondolo a forma di cuore fatto di zucchero cristallizzato.

Quando Maria si svegliò, era di nuovo nel suo letto. Il sole splendeva attraverso la finestra, e si sentiva il profumo del Natale. Corse a vedere se lo Schiaccianoci era ancora lì, ma il suo armadietto era vuoto.

Raccontò ai suoi genitori la sua incredibile avventura, e loro ascoltarono sorridendo, pensando fosse solo un sogno. Ma il padrino Drosselmeyer, con un sorriso enigmatico, suggerì che forse non era stato solo un sogno.

Maria tenne sempre nel cuore il ricordo dello Schiaccianoci e del suo coraggioso principe. Anche se non sapeva se fosse stato un sogno o realtà, le sue notti erano piene di magia e avventura. E così, nel cuore e nella mente di Maria, vissero tutti felici e contenti.

Fine della Storia

Il coraggio e la bontà possono superare le più grandi paure e difficoltà. Nonostante la sua giovane età e la sua apparente fragilità, Maria mostra un coraggio eccezionale nel fronteggiare il Re dei Topi e aiutare lo Schiaccianoci. La sua azione coraggiosa non solo salva lo Schiaccianoci, ma lo libera anche da una maledizione, trasformandolo in un principe. Questa storia insegna che, indipendentemente dalle apparenze, ognuno di noi ha la forza interiore per affrontare le sfide e cambiare il corso delle cose, e che spesso sono le azioni più impensate e coraggiose a fare la differenza.

Pubblicato in Storie Classiche, Storie di Natale
Aggiornato il 08/12/2023

Questo lavoro è stato scritto originalmente da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann ed è stato poi rielaborato, riscritto, riassunto e adattato per un pubblico con sensibilità diversa, come ad esempio i bambini, da favoline.it e pubblicato su favoline.it.
Mentre l'opera originale è di pubblico dominio, il lavoro di rielaborazione è protetto da © 2024, Bitmix di BM. Tutti i diritti su questo lavoro di rielaborazione sono riservati. Questo lavoro di rielaborazione è protetto dalle leggi sul copyright. Qualsiasi riproduzione non autorizzata, distribuzione, o uso di questo materiale rielaborato è espressamente proibita.