La storia dei folletti che rubarono un becchino

di Charles Dickens, raccontata da favoline.it

La storia dei folletti che rubarono un becchino

In un piccolo villaggio, nascosto tra colline nebbiose, viveva un uomo di nome Gabriel Grub. Gabriel era il becchino del villaggio, noto per il suo carattere burbero e solitario. Mentre tutti nel villaggio si preparavano per le celebrazioni natalizie, con case addobbate e cuori caldi, Gabriel preferiva la solitudine del cimitero, lontano dalla gioia e dall'allegria.

La vigilia di Natale, mentre le famiglie si riunivano intorno ai caminetti, Gabriel si trovava nel cimitero, intento a scavare una nuova tomba. Il cielo era terso e le stelle brillavano, ma l'unica luce nel cimitero proveniva dalla lanterna di Gabriel. Mentre scavava, borbottava contro la stupidità delle celebrazioni natalizie, convinto che la felicità fosse una mera illusione.

Ma quella notte, il destino di Gabriel era destinato a cambiare. Mentre continuava il suo lavoro solitario, la terra iniziò a tremare leggermente. Pensando fosse solo il vento gelido, Gabriel non prestò attenzione, finché non sentì delle risatine. Alzando lo sguardo, vide una scena straordinaria: un gruppo di goblin emergeva dal terreno, con espressioni maliziose e occhi che luccicavano nel buio.

I goblin, creature magiche e giocose, avevano deciso che era il momento per Gabriel di imparare una lezione. Con movimenti agili e sornioni, circondarono il becchino, danzando e cantando sotto la luce lunare. Gabriel, inizialmente terrorizzato, tentò di scappare, ma i goblin erano ovunque.

Attraverso una serie di visioni magiche e storie raccontate dai goblin, Gabriel fu portato in un viaggio di scoperta. Vide famiglie che si stringevano in abbracci calorosi, bambini che ridevano sotto la neve, e persone che condividevano regali e storie davanti al fuoco. Ogni scena era un contrasto pungente con la sua vita solitaria e priva di gioia.

Mentre la notte si trasformava in alba, i goblin scomparvero così come erano apparsi, lasciando Gabriel da solo nel freddo mattutino. Ma qualcosa in lui era cambiato. Il suo cuore, un tempo freddo e duro come la pietra delle tombe che scavava, ora sentiva un calore sconosciuto.

Tornato al villaggio, Gabriel non era più lo stesso uomo. Si unì alle celebrazioni, offrì il suo aiuto, condivise storie e risate. La gente del villaggio, stupita dal suo cambiamento, lo accettò a braccia aperte. Gabriel aveva imparato che la vera felicità viene dal condividere momenti con gli altri, dall'essere gentili e aperti di cuore.

Da quel Natale in poi, Gabriel Grub non fu più il becchino solitario e burbero. Divenne un amico, un vicino, un membro amato della comunità, tutto grazie alla magica notte in cui i goblin gli rubarono il cuore per riempirlo di gioia e amore.

Fine della Storia

Gabriel Grub, un uomo burbero e solitario, viene portato in un viaggio magico dai goblin, che gli mostrano l'importanza della felicità, della comunità e della gentilezza. Attraverso questa avventura straordinaria, Gabriel apprende che la vita ha molto più da offrire quando si condivide gioia e gentilezza con gli altri. La sua trasformazione da persona cinica a individuo amorevole e generoso ci insegna che non è mai troppo tardi per cambiare e abbracciare il vero significato del Natale: amore, comunità e gioia condivisa.

Pubblicato in Storie Classiche, Storie di Natale
Aggiornato il 06/12/2023

Questo lavoro è stato scritto originalmente da Charles Dickens ed è stato poi rielaborato, riscritto, riassunto e adattato per un pubblico con sensibilità diversa, come ad esempio i bambini, da favoline.it e pubblicato su favoline.it.
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