La Notte di Natale

di Selma Lagerlöf, raccontata da favoline.it

La Notte di Natale

In un piccolo villaggio coperto dalla neve in Svezia, dove le case sembravano dipinte di bianco e il cielo notturno brillava di stelle, viveva un ragazzo di nome Göran. I suoi occhi erano come due stelle scintillanti e il suo sorriso poteva illuminare anche la giornata più buia. Ma, nonostante la sua gioia, Göran e la sua famiglia affrontavano tempi difficili. La loro piccola casa era spesso fredda e il cibo era scarso, specialmente durante l'inverno.

La mamma di Göran era una donna dal cuore d'oro. Ogni sera, raccontava a Göran storie meravigliose. Una delle sue storie preferite era quella della Notte di Natale, una notte in cui, diceva, gli animali potevano parlare e i desideri potevano avverarsi. Göran ascoltava queste storie con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore colmo di speranze.

Quella particolare Vigilia di Natale, Göran decise di avventurarsi nella foresta, sperando di trovare qualcosa da portare a casa per la cena. Indossò il suo cappotto più caldo, che era un po' logoro alle maniche, e prese una lanterna. La neve scricchiolava sotto i suoi piedi e il vento sussurrava tra gli alberi, quasi come se la foresta stessa stesse raccontando una storia.

Mentre si addentrava nella foresta, Göran notò strani bagliori tra gli alberi. Seguendo quella luce misteriosa, trovò un vecchio uomo con una barba lunga e bianca, che sembrava avere difficoltà con un carro bloccato nella neve profonda. Senza esitare, Göran si avvicinò per offrire il suo aiuto.

Con fatica e determinazione, Göran e il vecchio riuscirono a liberare il carro dalla neve. Il vecchio, con un sorriso enigmatico, ringraziò Göran e gli chiese quale fosse il suo desiderio più grande. Göran, con semplicità, espose il suo desiderio di portare un po' di calore e cibo alla sua famiglia.

Il vecchio annuì saggiamente e disse a Göran di tornare a casa, dove avrebbe trovato una sorpresa. Quando Göran aprì la porta di casa, non poteva credere ai suoi occhi: il tavolo era imbandito con ogni sorta di leccornie. C'era pane fresco, una pentola fumante di zuppa, mele rosse e lucide, e persino un dolce al cioccolato. Il camino era acceso e sprigionava un calore che riempiva ogni angolo della stanza.

La mamma di Göran, con gli occhi pieni di lacrime di gioia, lo abbracciò forte. "È un miracolo di Natale", sussurrò. Göran, con un sorriso, sapeva che il miracolo era avvenuto grazie al suo incontro nella foresta.

Questa esperienza cambiò Göran. Crescendo, divenne conosciuto nel villaggio per la sua gentilezza e generosità. Ogni Natale, lui e la sua famiglia preparavano ceste di cibo e le distribuivano ai meno fortunati, ricordando quella notte magica in cui un semplice atto di bontà aveva portato tanta gioia.

E nella foresta, il vecchio, che alcuni sussurravano fosse un angelo o magari Babbo Natale stesso, sorrideva, sapendo di aver scelto il ragazzo giusto per diffondere la magia del Natale.

Fine della Storia

Anche il più piccolo atto di gentilezza può scatenare miracoli inaspettati. Nella notte più buia e fredda, il coraggio e la bontà di un ragazzo hanno acceso un faro di speranza, trasformando la disperazione in gioia. Questa storia ci insegna che, indipendentemente dalle circostanze, il nostro calore umano e la nostra disponibilità ad aiutare gli altri possono portare luce nelle vite altrui, creando un circolo virtuoso di generosità e amore. In un mondo spesso freddo e incerto, la storia di Göran ci ricorda che la vera magia del Natale risiede nel cuore umano e nelle sue azioni.

Pubblicato in Storie Classiche, Storie di Natale
Aggiornato il 15/12/2023

Questo lavoro è stato scritto originalmente da Selma Lagerlöf ed è stato poi rielaborato, riscritto, riassunto e adattato per un pubblico con sensibilità diversa, come ad esempio i bambini, da favoline.it e pubblicato su favoline.it.
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