La Cicala e la Formica

di Esopo, raccontata da favoline.it

La Cicala e la Formica

In una luminosa e calda estate, nella campagna rigogliosa, viveva una cicala che amava cantare tutto il giorno. Non aveva preoccupazioni e la sua voce melodiosa riempiva l'aria di allegria. Non lontano, c'era una colonia di formiche, sempre indaffarate a lavorare.

La formica più laboriosa della colonia, che chiameremo Formica, si faceva notare per la sua instancabile dedizione al lavoro. Mentre la cicala cantava e si divertiva, Formica e le sue compagne raccoglievano cibo, preparandosi per l'inverno.

Un giorno, mentre la cicala si riposava all'ombra di una foglia, vide Formica che trasportava con fatica un grosso chicco di grano. "Perché non ti prendi una pausa e vieni a cantare con me?" chiese la Cicala. Formica rispose con serietà: "Devo prepararmi per l'inverno. Ti consiglio di fare lo stesso." Ma la cicala rise e continuò a cantare.

Le settimane passarono e l'estate iniziò a volgere al termine. La cicala, sempre spensierata, non si era preoccupata di raccogliere cibo. Formica, invece, aveva lavorato senza sosta, accumulando una grande riserva di cibo nella sua formicaio.

Con l'arrivo dell'autunno, il canto della cicala divenne meno frequente. I giorni si accorciarono e l'aria si fece più fredda. Presto, le foglie iniziarono a cadere dagli alberi e la cicala si accorse che non aveva cibo per l'inverno.

In preda alla disperazione, la cicala andò a chiedere aiuto alla formica. "Per favore, aiutami. Non ho cibo e morirò di fame," supplicò la Cicala. Formica, con un misto di compassione e rimprovero, rispose: "Hai cantato tutto l'estate, mentre noi lavoravamo. Ora dobbiamo raccogliere i frutti del nostro lavoro. Impara che ogni azione ha le sue conseguenze."

La cicala, affamata e tremante, si allontanò, riflettendo amaramente sulle parole della formica. Mentre vagava senza meta, incappò in un altro insetto, un anziano scarabeo, che la notò in difficoltà.

Il vecchio scarabeo, vedendo la situazione della cicala, decise di offrirle rifugio e un po' del suo cibo. "Perché mi aiuti?" chiese la Cicala, stupita. Lo scarabeo rispose saggiamente: "Anche se hai commesso errori, nessuno merita di soffrire così. Ma ricorda questa lezione."

La cicala passò l'inverno con lo scarabeo, imparando a raccogliere cibo e a prepararsi per il futuro. Quando finalmente arrivò la primavera, era cambiata. Aveva imparato l'importanza del lavoro e della preparazione, ma aveva anche compreso il valore della gentilezza e della compassione.

Da quel momento, la cicala non smise di cantare, ma lo fece mentre lavorava. Diventò amica di Formica e le altre formiche, e insieme formarono una comunità dove tutti si aiutavano a vicenda.

Fine della Storia

La storia insegna che l'equilibrio tra lavoro e divertimento è essenziale, e che la compassione e l'aiuto reciproco sono altrettanto importanti quanto l'indipendenza e la preparazione.

Pubblicato in Storie Classiche
Aggiornato il 17/11/2023

Questo lavoro è stato scritto originalmente da Esopo ed è stato poi rielaborato, riscritto, riassunto e adattato per un pubblico con sensibilità diversa, come ad esempio i bambini, da favoline.it e pubblicato su favoline.it.
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