Il Gatto con gli Stivali

di Charles Perrault, raccontata da favoline.it

Il Gatto con gli Stivali

C'era una volta, in un lontano regno, un vecchio mugnaio che viveva con i suoi tre figli. Il mugnaio era povero, ma onesto e lavoratore. Quando giunse il momento della sua morte, lasciò in eredità al figlio maggiore il mulino, al secondo il suo asino, e al più giovane, solo il suo gatto.

Il figlio più giovane, che chiameremo Luca, si sentiva sfortunato. "Come posso guadagnarmi da vivere con solo un gatto?" si chiedeva. Ma quello che Luca non sapeva era che quel gatto non era un gatto qualunque.

Un giorno, mentre Luca sedeva sconsolato, il gatto si avvicinò e, con grande sorpresa di Luca, parlò: "Non essere triste, padrone. Dammi un paio di stivali e un sacco, e vedrai che il tuo destino cambierà."

Luca, sebbene incredulo, decise di accontentare il suo insolito gatto. Gli comprò un paio di robusti stivali e un vecchio sacco. Il Gatto, ora calzato e attrezzato, partì per il bosco con un piano in mente.

La prima mossa del Gatto fu quella di catturare qualche lepre e qualche uccello usando il sacco. Con questi doni, si presentò alla corte del re, fingendoli come omaggi dal suo padrone, il "Marchese di Carabas".

Il re, impressionato dai doni, ringraziò il Marchese, anche se non aveva idea di chi fosse. Il Gatto continuò questo inganno per diversi mesi, sempre lodando le virtù e la generosità del suo padrone.

Un giorno, il Gatto seppe che il re e la sua bella figlia, la principessa, avrebbero fatto una passeggiata lungo il fiume. Vide l'opportunità per il suo piano più audace.

Disse a Luca di andare a nuotare nel fiume a un'ora precisa, mentre lui si occupava del resto. Quando il re passò, il Gatto iniziò a gridare aiuto, dicendo che il suo padrone, il Marchese di Carabas, stava annegando.

I servitori del re corsero ad aiutare Luca, mentre il Gatto spiegava che dei ladri avevano rubato i vestiti del Marchese. Il re, preso da compassione, mandò Luca nel suo carro con vestiti eleganti.

Mentre il re, la principessa, e Luca continuavano il loro cammino, il Gatto corse avanti, ordinando a tutti i contadini di dire che le terre che coltivavano appartenevano al Marchese di Carabas. Temendo il Gatto, tutti acconsentirono.

L'ultima tappa del piano del Gatto era il castello di un orco molto potente e temuto. L'orco poteva trasformarsi in qualsiasi animale desiderasse. Il Gatto, con grande coraggio, andò da solo al castello e sfidò l'orco a mostrare i suoi poteri.

L'orco, divertito, accettò e si trasformò prima in un leone, poi in un elefante. Infine, il Gatto chiese se fosse in grado di trasformarsi in qualcosa di piccolo, come un topo. Quando l'orco lo fece, il Gatto lo afferrò immediatamente e lo mangiò.

Quando il re arrivò, vide il magnifico castello e il Gatto gli spiegò che apparteneva al suo padrone. Il re, colpito dalla nobiltà e dalla ricchezza apparente del Marchese di Carabas, e dalla sua umiltà, decise di offrire la mano della principessa a Luca.

Grazie all'astuzia del suo gatto, Luca divenne ricco e rispettato. Sposò la principessa e vissero felici e contenti. E il Gatto con gli Stivali? Divenne una leggenda nel regno, sempre ricordato per la sua saggezza e lealtà.

Fine della Storia

L'ingegno e la furbizia possono superare gli ostacoli e trasformare una situazione sfavorevole in una di grande successo. Il giovane figlio del mugnaio, inizialmente sfortunato e scontento del suo eredità, un semplice gatto, scopre che ciò che sembra insignificante può rivelarsi la chiave per un grande cambiamento. Con l'aiuto del suo astuto gatto, il giovane supera le sue difficoltà, guadagna ricchezza e status, e trova la felicità. Questa storia insegna che non dobbiamo sottovalutare le risorse che abbiamo, anche se sembrano piccole o insignificanti, e che con creatività e ingegnosità possiamo superare le sfide e raggiungere grandi risultati.

Pubblicato in Storie Classiche
Aggiornato il 24/11/2023

Questo lavoro è stato scritto originalmente da Charles Perrault ed è stato poi rielaborato, riscritto, riassunto e adattato per un pubblico con sensibilità diversa, come ad esempio i bambini, da favoline.it e pubblicato su favoline.it.
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